""A quarant’anni dal sacrificio di Aldo Moro si mostra attualissimo il suo pensiero, quello che lo coinvolse in modo pieno fino fino alla morte, negli anni più bui della nostra storia repubblicana.
Abbiamo bisogno più che mai di ricordare Aldo Moro come l’uomo che visse il suo ruolo negli istituti democratici come una vera e propria missione, in modo quasi mistico, tenendo a mente che vi era bisogno di unità oltre le barricate e gli steccati, oltre le divergenze, oltre le ideologie contrapposte. Lo fece consapevolmente, contro il conservatorismo e le paure di molti dei suoi compagni di partito, contro la ferocia degli estremisti di destra e di sinistra.
Nel momento in cui oggi si rischiano derive che ci allontanano dai valori fondamentali di una democrazia, il rispetto della persona umana, il rispetto del lavoro dell’uomo, il lenimento delle sofferenze degli ultimi, bisognerebbe rileggere Aldo Moro e considerare -cito testualmente le sue parole- “L’esperienza politica come esigenza di realizzare la giustizia nell’ordine sociale, di superare la tentazione del particolare per a- ttingere valori universali, .... coinvolta dunque nello sforzo di fare, mediante il consenso e la legge, l’uomo più uomo e la società più giusta”.
Linguaggi rari, stili pressoché unici, aspirazioni di un leader nazionale assolutamente introvabili. Le riflessioni di un cattolico riformista, oggi ancora, rivoluzionarie.
Bene se ha un senso il sacrificio di Moro, a 40 anni dalla sua barbara uccisione, dobbiamo pensare a lui come modello di pacatezza, di studio umile e silenzioso, di comunicazione non gridata e improvvisata, di integrità, di adesione totale alle sue idee di libertà fino alla morte.
Il Salento che Gli diede i natali, l’Italia tutta, ha bisogno di far rivivere Aldo Moro oggi più che mai.""
Ippazio Morciano per la Federazione del Partito Democratico della Provincia di Lecce